Un romanzo senza tempo

Un romanzo senza tempo. Pietra è nata a e cresciuta in una famiglia poverissima, nella bassa Ciociaria. La sua vita scorre tranquilla finché non irrompe la seconda guerra mondiale a spazzare via ogni sicurezza. Quando il mondo si sta faticosamente rimettendo in piedi, Pietra dovrà affrontare la prova più dura. L'istinto di sopravvivenza porta inesorabilmente ad una adattamento, ma a che prezzo? Cosa è giusto sacrificare?

Proclama

L'entusiasmo e la competenza con i quali formulate commenti, suggerimenti e giudizi dopo averlo letto non mi danno scampo: devo raccoglierli in un luogo accessibile a tutti. Questo. Ah! Voi continuate, eh?

martedì 5 aprile 2011

Elisabetta Modena

E' un libro che si legge in fretta, e questo va a merito dell'autrice. Sono rimasta sorpresa quando l'ho avuto per me mani, perché me lo aspettavo un pò più lungo. Ma davvero, è solo una mia opinione. Mi piacciono i libri con tanti dialoghi, perchè mi danno l'idea che approfondiscano la psicologia dei personaggi. Qui la narrazione è fresca, è lineare, è accattivante e dosata, solo non abbondano i dialoghi o almeno sono pochi, anche se belli. Davvero. Quelli che ci sono, anche in dialetto, rendono molto bene la sensazione di trovarsi dentro quell'epoca così lontana per me.
Alla fine della lettura, ho ripensato a quella che mi è suonata come la frase chiave per capire l'evoluzione interiore di Pietra:
"Non avevo nulla da perdere, nè di cui preoccuparmi. Ero nata da poche ore, non avevo morale nè insegnamenti alle spalle": è un destino triste e solitario quello che si costruisce Pietra, che sa di sale.
Un libro che fa riflettere molto sul senso di colpa che ci autoinfliggiamo e che ci infiggono gli altri.
Elisabetta Modena scritto il Jan 28, 2009

Nessun commento:

Posta un commento