Un romanzo senza tempo

Un romanzo senza tempo. Pietra è nata a e cresciuta in una famiglia poverissima, nella bassa Ciociaria. La sua vita scorre tranquilla finché non irrompe la seconda guerra mondiale a spazzare via ogni sicurezza. Quando il mondo si sta faticosamente rimettendo in piedi, Pietra dovrà affrontare la prova più dura. L'istinto di sopravvivenza porta inesorabilmente ad una adattamento, ma a che prezzo? Cosa è giusto sacrificare?

Proclama

L'entusiasmo e la competenza con i quali formulate commenti, suggerimenti e giudizi dopo averlo letto non mi danno scampo: devo raccoglierli in un luogo accessibile a tutti. Questo. Ah! Voi continuate, eh?

sabato 30 aprile 2011

Valila: continuo a credere nel lieto fine.

Questa è la storia di Pietra; una storia che ripercorre tutta la sua vita dalla tenera e segnata infanzia fino all'infelice età adulta. Sullo sfondo uno scenario di povertà prima e di distruzione dopo la guerra.
La parte della guerra è quella che ho più apprezzato, piena di dettagli e di particolari che l'hanno resa vivida ai miei occhi. La fame, la paura, la speranza erano quasi tangibili. La scrittura è lineare e mostra una grandissima capacità di usare l'italiano, impreziosita dall'assenza di errori di battitura.
E' una storia cruda, dura, dolorosa - esattamente come fin troppo spesso sa essere la vita- che insegna come la ricchezza non compri la felicità e come sia necessario qualche volta venire a patti con se stessi e con gli altri per poter ottenere in cambio anche un solo granello di felicità.
Io comunque continuo a credere nel lieto fine e che agli errori si possa sempre porre rimedio, un unico requisito richiesto: volerlo.

Valila scritto il Jun 22, 2009

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