Questa è la storia di Pietra; una storia che ripercorre tutta la sua vita dalla tenera e segnata infanzia fino all'infelice età adulta. Sullo sfondo uno scenario di povertà prima e di distruzione dopo la guerra.
La parte della guerra è quella che ho più apprezzato, piena di dettagli e di particolari che l'hanno resa vivida ai miei occhi. La fame, la paura, la speranza erano quasi tangibili. La scrittura è lineare e mostra una grandissima capacità di usare l'italiano, impreziosita dall'assenza di errori di battitura.
E' una storia cruda, dura, dolorosa - esattamente come fin troppo spesso sa essere la vita- che insegna come la ricchezza non compri la felicità e come sia necessario qualche volta venire a patti con se stessi e con gli altri per poter ottenere in cambio anche un solo granello di felicità.
Io comunque continuo a credere nel lieto fine e che agli errori si possa sempre porre rimedio, un unico requisito richiesto: volerlo.
La parte della guerra è quella che ho più apprezzato, piena di dettagli e di particolari che l'hanno resa vivida ai miei occhi. La fame, la paura, la speranza erano quasi tangibili. La scrittura è lineare e mostra una grandissima capacità di usare l'italiano, impreziosita dall'assenza di errori di battitura.
E' una storia cruda, dura, dolorosa - esattamente come fin troppo spesso sa essere la vita- che insegna come la ricchezza non compri la felicità e come sia necessario qualche volta venire a patti con se stessi e con gli altri per poter ottenere in cambio anche un solo granello di felicità.
Io comunque continuo a credere nel lieto fine e che agli errori si possa sempre porre rimedio, un unico requisito richiesto: volerlo.
Valila scritto il Jun 22, 2009
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